Globalizzazione e migrazioni in Europa
Loreto ospita il 6° Meeting Internazionale Migrazioni
- I rapidi cambiamenti nel mondo delle migrazioni saranno l’oggetto del VI Meeting internazionale sulle migrazioni dal titolo “Globalizzazione e migrazioni in Europa” che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto a Loreto, per iniziativa dei missionari e laici scalabriniani.
L’immigrazione, osservano i promotori; “è un fenomeno che muta sotto i nostri occhi, al punto tale che qualsiasi analisi o discussione sembra avere la polvere del giorno prima. Mutano le leggi degli stati membri dell’Unione europea, l’orientamento dell’opinione pubblica, il ruolo dell’informazione, mutano le rotte dei clandestini e i Paesi da cui provengono, ma non muta la richiesta di lavoro e di aiuto per tanti che fuggono la fame e le guerre
Non muta il bisogno di tante donne e tanti uomini di vedere assicurato per sé e per i propri figli un futuro decoroso e dignitoso”.
Padre Beniamino Rossi, superiore dei padri scalabriniani in Europa, spiega infatti l’intenzione del Meeting di “riflettere sui cambiamenti”: “L’immigrazione da temporanea diviene definitiva, non più di singoli ma di nuclei familiari. Contemporaneamente si registrano fenomeni di chiusura e l’Unione europea si sta costruendo su criteri di esclusione”. L’Europa, afferma padre Rossi, “è orientata al blocco delle frontiere e a limitare fortemente lo stesso diritto di asilo. L’immigrazione è dunque divenuta quasi un delitto perseguito nei Paesi di partenza e nei Paesi di arrivo. Viene criminalizzata e le politiche migratorie di molti Paesi europei si sono trasformate in politiche poliziesche
La nascita poi di movimenti anti-migratori da un lato ha come contr’altare, tra gli immigrati, una esaltazione della propria identità con tratti fondamentalistici”. Padre Rossi fa notare, in particolare, “che oggi milioni di residenti sono esclusi dai diritti derivanti dalla cittadinanza europea” ed auspica la definizione di “una nuova identità per il cittadino europeo: aperto, disposto ad ascoltare e a capire le ragioni degli altri, rispettoso delle altre culture, senza timori e paure”.
Riguardo al tema del convegno, gli organizzatori, senza partire da “schieramenti preconcetti”, intendono analizzare “gli squilibri di una globalizzazione distorta che producono i grandi flussi migratori odierni, che richiedono una visione globale per essere affrontati e gestiti”.
Durante il meeting si svolgeranno tavole rotonde, laboratori, uno spazio per i giovani sull’intercultura, spettacoli di musica, danza, teatro, mostre e offerte culturali di diverso tipo, a dimostrare che in Europa “c’è una vasta elaborazione culturale poco conosciuta e, tra gli immigrati, una consapevolezza crescente nel conservare e trasmettere le forme artistiche e le tradizioni dei rispettivi Paesi”.
|