Iniziativa Ecumenica provinciale
Gemellaggio ecumenico tra La parrocchia cattolica di S. Maria Regina (Pesaro) e la parrocchia ortodossa della cattedrale di Recita (Romania)
Pesaro - Finalmente, dopo anni di conoscenza e di collaborazione fraterna, è giunta l’ora di ufficializzare il ‘Gemellaggio ecumenico’ tra la parrocchia di S. Maria Regina in Borgo S. Maria (Pesaro) e la parrocchia ortodossa della cattedrale di Recita (Romania).
Tutti sappiamo ormai cosa sta dietro all’espressione: ‘Gemellaggio ecumenico tra parrocchie’. E’ la volontà di un rapporto di fraternità e di collaborazione stabile fra una parrocchia cattolica e un’altra di diversa confessione cristiana, nell’intento di contribuire ad attuare la preghiera di Gesù: “Padre, ti prego affinché tutti siano una cosa sola’, e a ricomporre l’unità visibile tra le Chiese.
Ciò è ancora più urgente ora che siamo chiamati a dare un’anima all’Europa unità, e a ‘prendere il largo’ per riportare a piene mani i valori del Vangelo nella vita degli uomini del terzo millennio.
Ma forse a pochi è noto quale cammino ha portato le due parrocchie a questo punto e quali impegni sono legati a questa ufficializzazione.
Mentre per la seconda parte rimando ad un’altra parte di questo settimanale, provo a dire sinteticamente qualcosa sulla storia di questo gemellaggio.
E’ stato dopo l’assemblea ecumenico di Graz (giugno 1997), che ha visto l’inattesa partecipazione di migliaia di persone da tutta l’Europa e ha fatto parlare a molti di ‘ecumenismo di popolo’, che è maturata l’idea del ‘Gemellaggio ecumenico tra parrocchie’, come modo per coinvolgere la gente nel cammino verso l’unità visibile dei cristiani. Spinti anche da quell’evento, con i responsabili dell’ufficio per l’ecumenismo di Fano e Urbino, abbiamo messo a punto un progetto di ‘Gemellaggio ecumenico’,che abbiamo voluto sottoporre alla supervisione di don Aldo Giordano, segretario del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.
Fu in quella circostanza che don Aldo, allora relatore ad un convegno romano sul dialogo, ci ha messo in contatto con un gruppo di sacerdoti ortodossi lì presenti,di cui faceva parte anche P. Dorel. Il resto della storia, almeno in parte è gia stata resa nota attraverso le pagine di questo settimanale, tuttavia mi sembra ugualmente opportuno riassumere in breve sintesi le tappe più significative di questa esperienza ecumenica.
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