La Madonna di Loreto pellegrina nelle Marche |
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lunedì 02 novembre 2009 | ||||||||
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L’Episcopato marchigiano, su suggerimento dell’arcivescovo di Ancona Edoardo Menichelli, ha promosso la felice iniziativa di effettuare una missione mariana nelle diocesi delle Marche con una statua della Madonna di Loreto, in preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale che si svolgerà ad Ancona dal 3 all’11 settembre 2011, con la prevista partecipazione di Benedetto XVI. Questa peregrinazione coincide con il 50° delle missioni mariano-lauretane, ideate e avviate il 4 ottobre 1959 dal cappuccino padre Gabriele Felci che le animò con instancabile zelo per circa un quarto di secolo, portando il simulacro della Vergine Lauretana in numerose parrocchie delle Marche e delle regioni limitrofe e ravvivando in maniera incisiva e capillare la devozione dei fedeli alla «Madonna della Casa».
La statua scelta per la peregrinazione nelle diocesi delle Marche è stata scolpita con dalmatica indorata su cirmolo delle Alpi dall’artista di Ortisei Zeno Musner ed è stata donata da una generosa zelatrice della Santa Casa di lingua inglese. Il prossimo 10 dicembre, festa della Madonna di Loreto, con specifica cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Comastri, la statua inizierà il suo viaggio missionario nelle diocesi, a partire da quella di Ancona, per tornare nel dicembre 2010 a Loreto. Lo stesso simulacro poi sarà portato dai giovani della Chiesa in Italia alla Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà a Madrid nell’agosto 2011. Durante la peregrinazione nelle diocesi marchigiane si darà particolare importanza alla Pastorale Giovanile, in preparazione anche di quell’evento. Sarà costituito così come un ponte ideale tra la Giornata Mondiale della Gioventù e il Congresso Eucaristico Nazionale, nel segno della devozione mariana.
Prepararsi al Congresso Eucaristico con Maria è una scelta pastoralmente ispirata, perché è stata lei il primo tabernacolo vivente di Cristo. Esiste nella cappella tedesca del santuario di Loreto un affresco di Ludovico Seitz raffigurante l’Annunciazione (in foto sopra), eseguito negli anni 1892-1902, con un elemento figurativo di straordinaria pregnanza simbolica. Sull’aureola della Vergine, inginocchiata nella sua casa e salutata dall’angelo, giunge un raggio che si diparte dal becco della colomba dello Spirito Santo e trapassa un cerchio dorato recante una croce nel mezzo, cioè un’ostia santa. In tal modo il Verbo di Dio, fatto uomo nel grembo di Maria, è figurato nell’ostia eucaristica. La geniale invenzione pittorica allude a Cristo che nel mistero dell’Incarnazione si fa uomo in Maria per virtù dello Spirito Santo e nel mistero dell’Eucaristia si fa realmente presente nel pane e nel vino consacrati per la potenza dello stesso Spirito, invocato sulle offerte (epiclesi). Maria così è il primo tabernacolo che accoglie il Figlio di Dio fatto uomo e preannuncia gli innumerevoli cibori eucaristici, nei quali si prolunga la sua mistica presenza nel mondo.
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