Regione Marche per l'Editoria locale |
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lunedì 28 giugno 2010 | ||||||||
Nelle Marche è attualmente in esame alla prima commissione regionale il Programma di interventi 2010 per la concessione dei contributi a sostegno dell'editoria locale, in base alla legge regionale 51 del 6 agosto 1997. Il testo, depositato su iniziativa della Giunta regionale lo scorso 9 giugno, e che dovrebbe essere approvato entro la fine del mese, ha stanziato una cifra di poco superiore a quella dell'anno precedente. Si tratta di 210.000 euro, divisi in 130.000 euro per finanziare i programmi di informazione e 80.000 per investimenti innovativi in impianti e beni strumentali. I contributi sono diretti a periodici (esclusi i quotidiani), radio, tv e anche ai siti di informazione; i fondi per le innovazioni strutturali comprendono anche le spese per il passaggio delle tv locali dall'analogico al digitale, che nelle Marche avverrà nel 2011. L'anno scorso hanno beneficiato dei contributi trenta periodici, trenta radio e sei tv locali: di solito, se le richieste sono presentate seguendo tutti i parametri indicati, sono soddisfatte; il volume dei finanziamenti è comunque, alla fine, piuttosto esiguo per ogni soggetto. Le Marche, insieme alla Toscana, sono state le prime in Italia a dotarsi di una legge a sostegno dell'editoria locale, che poi è stata finanziata ogni anno.
Potenziare l'accordo sulla pubblicità. "I contributi regionali per l'editoria sono leggermente maggiori rispetto all'anno passato - nota Carlo Cammoranesi, delegato per le Marche della Federazione dei settimanali cattolici (Fisc) e direttore del settimanale diocesano 'L'Azione' di Fabriano-Matelica - ma questo non significa che siamo di fronte al toccasana per i nostri settimanali". Cammoranesi ammette che quello della Regione "è un aiuto che serve, ma bisogna rendersi conto di quali sono i nostri problemi. I giornali molto spesso si trovano di fronte a nuovi investimenti per hardware, software, programmi di aggiornamento e non sempre questi interventi sono possibili da attuare per difficoltà economiche". La sua proposta è dunque quella di "potenziare, a livello regionale, l'accordo quadro per la pubblicità, in modo da far veicolare in modo più stabile spazi e pagine promozionali dell'ente sulle testate diocesane". Il delegato Fisc sottolinea come questo è un periodo particolarmente difficile per il mondo dell'informazione in generale, alla luce del decreto di fine marzo che ha di fatto eliminato le agevolazioni postali per le spedizioni, con un aumento di costi non indifferente ed "è bene che si capisca, nei vari ambiti, anche quelli istituzionali, quale ruolo debbano avere in futuro la comunicazione, l'impegno editoriale, la cronaca". No a interventi a pioggia. Il responsabile di sede, per le Marche, di "èTv", Franco Grasso, nota prima di tutto che la legge ha un "buco" che andrebbe colmato, ovvero l'impossibilità, per chi non ha la sede legale in Regione, di partecipare al bando. "Noi facciamo trasmissioni e dirette quotidiane dalle Marche - dice - e abbiamo aperto due sedi con altrettanti telegiornali dedicati a Macerata ed Ancona, una radio locale, ma siamo tagliati fuori da questi contributi". Grasso ritiene che comunque la Regione, nel suo programma di sostegno all'editoria locale "dovrebbe evitare di distribuire a pioggia i soldi ma fissare degli obiettivi. Per radio e televisioni, ad esempio, si dovrebbe procedere a una riorganizzazione di tutti i siti di trasmissione". Il dirigente sottolinea le difficoltà presenti, a questo proposito, nelle Marche: "I Comuni spesso si ritrovano con denunce penali per inquinamento elettromagnetico, le emittenti non possono trasferire le proprie apparecchiature perché magari i terreni limitrofi sono del Demanio o addirittura sono parchi con tutte le limitazioni del caso; e i pochi siti a norma vengono proposti a prezzi veramente scandalosi". La sua proposta è quindi che la Regione stabilisca un piano di riorganizzazione "aprendo un tavolo tra emittenti, comuni ed enti proprietari dei terreni". Un aiuto anche "morale". Si tratta di alcune migliaia di euro l'anno "ma per noi, che ogni giorno operiamo nell'ambito dell'informazione locale con tutte le difficoltà legate a lacci e lacciuoli burocratici, con la mannaia della copertura pubblicitaria questo può essere considerato senza dubbio un aiuto non solo di carattere sostanziale, ma anche morale". Lo afferma Roberta Foresi, responsabile dell'informazione di "Radio Nuova Macerata" (circuito "Radio InBlu"). Foresi nota che negli anni il contributo è diminuito, la cifra a disposizione è stata limata e soprattutto "ci è stato richiesto di puntare su un'informazione che faccia riferimento all'attività della Regione e, per i contributi in conto capitale, ad investimenti di carattere innovativo". Giusto, secondo la giornalista, l'inserimento tra i beneficiari delle testate giornalistiche on-line, "che effettivamente si stanno facendo valere anche in questo territorio". a cura di Simona Mengascini
Pubblicato nel bisettimanale del Sir
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