Bimbi Bielorussi già ... in Europa
Sono molti i Comuni della diocesi che hanno aderito a questa iniziativa. Con questo articolo conosciamo più da vicino l’esperienza di Monte San Vito e Borghetto.
Senigallia - Si chiamano Ivan, Vitali, Sasha A., Marta, Marina, Denis, Sasha Z., Pavel, Ala e Victoria i dieci bambini della Bielorussia che stanno trascorrendo un mese di vacanze a Monte San Vito, ospitati presso i locali della Comunità parrocchiale di Borghetto. L’iniziativa è stata coordinata dalla Caritas interparrocchiale in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Lino Secchi.
In tutte le Marche ce ne sono ben 600 di bambini, secondo i dati forniti dall’Arca (Associazione Aiuti Umanitari ONLUS), alcuni ospitati singolarmente presso le famiglie, altri in gruppo, come a Monte San Vito, dove numerosi volontari si alternano in questi giorni per l’assistenza e l’animazione.
La loro giornata comincia con una mattinata alla colonia marina, dove si recano con lo Scuolabus comunale insieme agli altri bambini del paese, poi dopo il pranzo e il riposo pomeridiano, partecipano ad attività di animazione o ad escursioni nelle zone limitrofe (Paese dei bimbi, Fiabilandia, Parco della Nievola).
La cena poi, ogni sera è una festa, poiché i bambini sono spesso invitati dalle famiglie locali, che hanno fatto davvero una gara di solidarietà in tal senso, oppure cenano negli stands gastronomici delle feste estive.
Questo mese è molto importante per il loro sviluppo, poiché nell’esile corpo di questi bambini si fanno ancora sentire i danni della tragedia di Chernobyl: elementi radioattivi come lo iodio 131, il cesio, lo stronzio e il plutonio, che si sono depositati sul territorio della Bielorussia, provocano malattie, perché incidono negativamente sulla crescita del sistema immunitario. Per questo, vivere in un ambiente sano, nutrendosi di cibi non contaminati, permette una sensibile riduzione dei livelli di radioattività accumulata dall’organismo. Oltre a ciò si dà loro la possibilità di vivere un mese di vacanza, divertendosi e facendo nuove amicizie, poiché spesso oltre alla contaminazione, molti di questi bambini hanno il problema di vivere in condizioni di forte disagio sociale e nel loro Paese sono ospiti di istituti.
Dunque c’è la possibilità di un miglioramento psico-fisico, come ha dichiarato il Console della Bielorussia, intervenuto domenica 13 luglio alla festa per il decennale dell’Arca, che si è tenuta a Morro d’Alba. Il Console, parlando di fronte ad un folto pubblico, a numerose autorità locali, a personaggi dello spettacolo sensibili come Natasha Stefanenko, ha ringraziato la popolazione, perché, ha detto: “Noi, per i nostri bambini chiediamo cibi sani e aria pulita, ma voi date molto di più, offrite calore umano, amicizia, possibilità di conoscere luoghi, persone e culture diverse… Di fatto, attraverso voi, i nostri bambini sono già entrati nell’Europa Unita”.
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