2° Festa dei Popoli
500 giovani per la festa dei popoli
Loreto - C'era anche Samuele Bersani, ospite alla Festa dei popoli di Loreto, che non ha cantato, ma le sue parole hanno incantato i 500 presenti alla 2°Festa dei popoli che si è svolta domenica 3 giugno, a Loreto presso la Casa dei Padri
Scalabriniani.
Samuele Bersani, emozionato, quasi impacciato, si è
raccontato in una confessione fiume con grande
sincerità. 'Credo di non essere fuori posto oggi' ha esordito il cantautore
romagnolo, da sempre sensibile al confronto e
alla conoscenza di culture diverse.
Anche nella sua canzone 'il mostro' è
chiara la metafora dell'emarginazione di un
essere peloso, gigante a sei zampe che non viene accettato perchè diverso.
Il tema in questione è molto caro a Samuele
che fin da piccolo è stato abituato a stare con ragazzi portatori di
handicap in quanto figlio di un musicoterapeuta.La
musica vera regina in casa Bersani e la canzone mezzo ottimale per raccontare se stessi e gli altri.
Menestrello diventa
allora la definizione più amata dall'autore di canzoni come Chicco e Spillo,
Coccodrilli, Giudizi Universali o Replay.
'Non sempre quello che scrivo coincide con quello che sono. Io sento il peso
di quanto racconto, sono il primo censore
delle mie canzoni'.
Ancora una volta Samuele Bersani ha lasciato andare i suoi sentimenti
insieme ad una schiera di ospiti, intervenuti
come lui a ricordare Padre Mike, missionario cappuccino, appassionato di
musica e spettacolo a cui la Festa dei popoli
è stata dedicata. Parole commoventi sono state pronunciate dai giovani che
lo hanno conosciuto ed apprezzato, da
Padre Gianni Pioli, Rettore della Santa Casa di Loreto, da Mons. Comastri,
Vescovo di Loreto che lo ha dipinto come
un'uomo dall'anima trasparente e dall'infinita umiltà e generosità che ha
voluto portare il Vangelo nel mondo dello
spettacolo.
La serata si è conclusa con le parole di Padre Gianni Borin
-coordinatore del IV Meeting sull'ntegrazione -
che ha invitato tutti a partecipare a Loreto all'importante incontro dal 23
al 29 Luglio. E ancora Padre Beniamino Rossi,
Superiore per l'Europa degli Scalabrianiani, che ha parlato di emigrazione
come di una sfida terribile e meravigliosa
allo stesso tempo: 'dopo la creazione della democrazia parlamentare, di quella sociale, c'è da inventarsi una democrazia
culturale in Europa capace anche di andare oltre l'integrazione.
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