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I Lavori in Cattedrale
La cattedrale riapre dopo i lunghi lavori di consolidamento
Senigallia (AN) - La cattedrale riapre dopo i lunghi lavori di consolidamento e miglioramento sismico effettuati dopo il terremoto del 1997.Per molti mesi, dall’aprile del 2000 al marzo del 2002 la cattedrale è stata chiusa. Con la fine dei lavori ci riapproprieremo del nostra cattedrale. Mi auguro che tutta la comunità Diocesana faccia festa per questo evento partecipando con gioia alla sua riapertura. Chi ha vissuto in prima persona le vicende del recupero sa con quale trepidazione ha trascorso questo periodo. La cattedrale è la storia della chiesa vissuta, dalla data della sua costruzione (1762-1790) alla data odierna essa ha vissuto tutti gli eventi gioiosi e tristi del periodo storico, dalla visita del Papa Pio IX° che ne finanzio la facciata a tutti gli eventi sismici che hanno colpito le nostre zone. Negli archivi sono presenti tante testimonianze che riguardano lavori di recupero e restauro dopo eventi dannosi;

alcuni hanno creato danni notevolissimi con la conseguente chiusura per periodi più o meno brevi. Si ricorda un terremoto del 1836, l’altro catastrofici del 1930 che sicuramente alcuni anziani ricorderanno che in quell’epoca crollo addirittura parte dell’arco laterale destro. Anche pria degli eventi sismici recenti si era pensato ad suo restauro complessivo, poi con il terremoto del marzo 1997 la cattedrale ha subito danni ingentissimi, per fortuna senza crolli, che hanno reso precaria l’intera struttura, specialmente nella zona della facciata e del presbiterio il quale talaltro e rimasto interdetto per diverso tempo. I lavori che si sono eseguiti sotto la Direzione della Soprintendenza ai beni Monumentali delle Marche ed in particolar modo Dall’architetto Biagio De Martinis che ha seguito il progetto complessivo e la direzione dei lavori avvalendosi di qualificate collaborazioni per i rilievi iniziali e le verifiche statiche

(dott. arch. Tonino Sartini per i rilievi iniziali - dott. ing. Giorgio Giorgi per le verifiche e la progettazione statica del miglioramento sismico in collaborazione con il dott ing. Piergiorgio Paolinelli). Il complesso lavoro di studio ed individuazione storico-materico e lo studio approfondito del degrado e del comportamento sismico hanno richiesto tempi abbastanza lunghi che non vogliono dire trascuratezza ma consapevolezza del problema nella sua complessità. La cattedrale è una costruzione complessa e affascinante e nell’occasione è stata studiata dal punto di vista costruttivo e comportamentale, la documentazione prodotta è talmente vasta e importante che chiunque dovrà intervenire avrà una base solida di conoscenza per futuri studi ed interventi. La parte realizzativa vera è propria è stata eseguita dall’impresa Rinaldo Fracassa di Teremo che ha dimostrato grande competenza e professionalità.

Il costante interessamento del nostro Vescovo Orlandoni e di don Pierdomenico Pasquini hanno fatto sì che si riuscisse a superare tutte le difficoltà e la stretta collaborazione tra professionisti privati, Soprintendenza e Diocesi ha fatto si che fosse possibile riaprire la cattedrale. Tra i lavori più significativi che si sono eseguiti , di cui sarà possibile in occasione dell’apertura vedere alcuni particolari, va menzionato il consolidamento della copertura mediante la creazione di un cordolo in metallo con la revisione del manto di copertura e di tutte le capriate e orditure lignee, il consolidamento delle murature, il grande lavora di ancoraggio, consolidamento e miglioramento sismico della facciata il movimento di ribaltamento ha creato preoccupazione e problemi. Essa e stata assicurata all’edifico mediante perforazioni e tiranti in acciaio che dovranno per il futuro assicurare consistenza e sicurezza.

A molti forse colpirà solo la ritinteggiatura della facciata e dell’interno, è vero che l’interno con la nuova illuminazione e la ritenteggiatura ha riacquistato un’atmosfera bellissima, ma la professionalità dei restauratori sia essi tecnici che esecutori sta nel non far risaltare i grandi lavori eseguiti, ma di renderli riconoscibili nel tempo senza alterare la fabbrica originaria ed in questo intento ci si é riusciti in maniera eccezionale. Con la riapertura non si concludono completamente i lavori, sarà necessario completare il consolidamento ed il restauro del campanile, lavori che non richiedono la preclusione degli spazi sacri. Altri lavori saranno necessari come i pavimenti delle sacrestie, il restauro del coro dei canonici, la creazione di spazi di culto per il Beato Pio IX, certo non si potrà fare tutto e subito ma è importante che noi fedeli possiamo ritornare nella nostra cattedrale e continuare il cammino di comunità diocesana . arch. Tonino Sartini

 

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