CITTADINI, I CATTOLICI E LA POLITICA
simpatie partitiche degli abitanti nella diocesi
Urbino - La distinzione politica destra – sinistra trova oggi parecchie critiche sulla sua attualità in una società ormai entrata nella fase post-moderna. Si tratta di una categoria politica che è nata con la società industriale e ha rappresentato simbolicamente alcune fratture sociopolitiche interne ad essa. Da tali conflitti sono nati dei movimenti sociali e dei partiti che hanno interpretato la distinzione ideologica tra destra-sinistra sul piano politico e partecipativo.
Nonostante i dubbi avanzati questo concetto resta ancora una categoria analitica importante che gli studiosi, cosi come i leader politici e gli stessi cittadini, continuano ad usare. Peraltro la nuova legge elettorale adottata nel sistema politico italiano prevede una forte componente maggioritaria. E il sistema ha fatto propria una logica di tipo bipolare, con la nascita e la collocazione di due schieramenti sui poli opposti (a destra e a sinistra). Semmai la categoria che è andata perdendosi è quella del <>. Ma, come vedremo, non è del tutto vero. E’ forse più giusto dire che permane una identità ideologica di <> (specie tra i cattolici) anche se non vi è più uno spazio politico-elettorale per una coalizione centrista.
Vediamo allora come si collocano i cittadini rispetto a queste identità politiche. Anzitutto va detto che (in media con il dato di altri sondaggi) il 10,8% non sa come autocollocarsi (e autodefinirsi) nel continuum destra-sinistra. Inoltre il 19% degli intervistati non ha voluto rispondere a tale domanda. Invece, tra tutti quelli che hanno espresso la loro posizione politica possiamo osservare come la curva che rappresenta la distribuzione declini verso destra. Il maggiore orientamento a sinistra dei cittadini è comprensibile se consideriamo che il contesto territoriale della ricerca si trova nella provincia più “rossa” delle Marche.
Quello che tuttavia è interessante sottolineare, anche se prevedibile, è la netta differenza tra i praticanti e i non praticanti. I cattolici osservanti delineano una curva simmetrica dove la punta più alta coincide con il sentirsi di centro (34,4%). Coloro che invece non frequentano mai il rito della messa domenicale – e quindi hanno un diverso rapporto con la Chiesa, la religione e il mondo cattolico – fanno registrare non tanto una curva, ma una linea crescente verso sinistra, che estremizza l’andamento generale della popolazione: dal 10,7% della destra al 28% della posizione di sinistra e di centrosinistra.
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