Torna all'Home PageScriviciInformazioni

Link Consigliati:

Il sito ufficiale dell'Avvenire - quotidiano di ispirazione cattolica
Sat 2000 - Il network radio-tv dei cattolici italiani
SIR - Servizio di Informazione Religiosa
L'osservatore romano - giornale quotidiano politico religioso

In evidenza oggi:
21/7/2002 11:54:43 "La notte delle sentinelle": per Toronto
sabato 27 luglio 2002 con Mons. Gestori
Campo di Atletica leggera Ragnola - Porto d'Ascoli "A che punto è la notte?" Non dirmi che non ti sei mai trovato nella notte. Non dirmi che non hai mai atteso qualcosa, qualcuno. Non dirmi che anche adesso stai aspettando, stai vivendo stai sperand
...

CONFRATERNITE IN PROCESSIONE

Urbino (PU) - Quando un secolo fa fervevano i preparativi per l’organizzazione delle processioni cittadine ed in particolare per il patrono, le Confraternite si riunivano per stabilire l’ordine di precedenza nella sfilata. Che ne rivelava l’importanza. A ridosso delle autorità, religiose e civili. Per equità, ogni anno, esse si alternavano. In questo secondo dopoguerra, col crescere del benessere e per l’influenza delle dottrine ateo-marxiste, il ruolo delle Confraternite si è marginalizzato. Ora stanno riemergendo. E bene ha fatto l’Arcivescovo ad invitarle formalmente a partecipare alla processione di San Crescentino con le loro insegne e le loro divise. A pregare e dare il loro contributo affinché, nel terzo millennio, torni ad essere centrale nella società, il matrimonio e la famiglia, “la famiglia come chiesa e la chiesa come famiglia”.

E’ la consegna che ha dato il Papa a queste antiche istituzioni medievali che hanno avuto sempre, come obiettivo primario, la ricomposizione del tessuto sociale. Che si sfilacciava e si sfilaccia con l’incalzare degli eventi e del progresso che tendono in ogni tempo ad emarginare il popolo di Dio. Così, quando sorgono in età medievale, accanto all’Ordo clericorum ed all’Ordo monasticum, l’Ordo fraternitatis occupa lo spazio intermedio tra gli ecclesiastici ed i semplici fedeli, configurandosi come confraternite di mestiere, di devozione e di penitenti.Dopo il Concilio di Trento, sono ancora le Confraternite che colmano il solco tra liturgia e popolo, con pratiche di pietà, spirituali ed assistenziali, comprensibili e quindi preferite e seguite dalla gente comune. Anche le leggi repressive napoleoniche e poi quelle liberal-massoniche dello Stato Unitario, fiaccano ma non annullano l’Istituzione perché ha una base popolare forte, tenuta insieme dallo spirito.

Sopprimono le confraternite sbilanciate sul piano assistenziale (perché l’assistenza è un compito del nuovo Stato), le espropriano dei loro beni che devolgono alle amministrazioni ospedaliere. Rimangono quelle di culto che difendono e mantengono le loro chiese, le loro insegne e con esse le tradizioni. Al malato, al carcerato, al drogato, al deviato non basta la sola assistenza materiale. Hanno un bisogno struggente di assistenza spirituale. Hanno bisogno di credere alla vita che continua. Le Confraternite, votate alla Madonna ed ai Santi, avevano ed hanno quella doppia funzione assistenziale. Erano e sono sorrette dal soffio dello Spirito. Nella Diocesi urbinate il soffio è ora più intenso a Fermignano, a Sant’Angelo in Vado e Mercatello.

In Urbino ne sono rimaste quattro: Il Corpus Domini, San Giuseppe (con S. Andrea Avellino), San Giovanni e la Buona Morte, votate al mantenimento delle loro belle chiese. Si ripresenteranno in processione con le loro divise e le loro insegne, per ricordare in maniera solenne, la riapertura della Cattedrale e pregare San Crescentino perché interceda per il rinnovo della loro missione. Sergio Pretelli


 

Sito realizzato da:

Ti interessa un giorno in particolare? Clicca qui sotto
 

Ricerca per parola

Ricerca per data