I missionari scrivono...
P. Silvio dall'Etiopia
Etiopia - Carissimi, tante grazie per le SS.Messe, le metterò a registro per celebrarle o farle celebrare. Noi siamo ancora in periodo di piccole piogge, che potrebbero darci la possibilità di un primo buon raccolto.
Qui a Sud va un po’ meglio che al Nord dove anche le piccole piogge sono insufficienti, e il Governo ha già chiesto aiuti internazionali. Il nostro lavoro continua, pur con le solite difficoltà.
Il Vescovo ha deciso di aprire una nuova missione, prendendo il territorio da due già esistenti e fiorenti missioni. Resta il problema dei preti, di cui anche noi abbiamo bisogno; al Governo questo non interessa, vuole solo “progetti” per il popolo, e chiese e cappelle non sono tra questi progetti.
Il Governo aveva deciso di riportare la capitale tribale del Sidamo a Yrgalèm, lasciando Awassa libera, magari con statuto speciale dato che è il melting pot non solo delle tribù del Sud, ma di molte parti di Etiopia.
I Sidamo hanno fatto una dimostrazione pacifica contro, col risultato, secondo la Polizia, di 15 morti (tra i quali due poliziotti) e 25 feriti. Ma i partiti di opposizione dicono che i morti furono 38 e la gente mormora di 3-400. E le Chiese stanno a guardare perché altro non si può fare. Ci vorrebbe una classe politica cristiana, ma non esiste, anche se parlamentari e impiegati dicono di essere Cristiani (o mussulmani).
Sarebbe utile per vincere la corruzione, che in tanti Stati africani è fortissima.
Ho letto su Voce Misena le varie iniziative e ne ringrazio il Signore. Talvolta penso: “dove c’è libertà, ci si può muovere”. Pian piano anche qui la Chiesa potrà respirare, con due polmoni ancora no, perché la chiesa Ortodossa non si mostra molto aperta. Io sto bene a 79 anni, con possibilità limitate, eccetto pregare. Ricordo tutti sempre al Signore e pregate anche per me, perché semini con abbondanza il buon seme. Tanti cari saluti e auguri di ogni bene. Che il S. Cuore di Gesù ci benedica.
Aff.mo nella SS. Trinità
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