Torna all'Home PageScriviciInformazioni

Link Consigliati:

Il sito ufficiale dell'Avvenire - quotidiano di ispirazione cattolica
Sat 2000 - Il network radio-tv dei cattolici italiani
SIR - Servizio di Informazione Religiosa
L'osservatore romano - giornale quotidiano politico religioso

In evidenza oggi:
2/12/2002 20:4:47 Ciclo di conferenze-incontro
L’Arcidiocesi di Pesaro propone un Ciclo di conferenze-incontro dal tema: "La Chiesa: una storia dentro la storia dell'uomo"
Pesaro Organizzate dall'Ufficio Scuola e dall'Ufficio Cultura dell'Arcidiocesi di Pesaro, rispondono alla sollecitazione della recente lettera pastorale del nostro Arcivescovo (scaricabile da internet http:/
...

La Playstation
La Dottoressa Renata D’Ambrosio, del Consultorio Ucipem di Senigallia, psicopedagogista e consulente familiare risponde.
 - Gentile Dottoressa le scrivo per avere da lei un consiglio. Qualche tempo fa, dietro le sue insistenze, abbiamo regalato una playstation a nostro figlio. Ora lui (ha nove anni) non fa altro che giocare, completamente ipnotizzato da quella macchinetta. Inutile dire che con mio marito le abbiamo provate tutte. All’inizio abbiamo lasciato correre, pensando fosse solo l’entusiasmo del nuovo giocattolo, ma ora cominciamo a preoccuparci. A volte sembra completamente rapito dal gioco, non ascolta quando lo invitiamo a parlare con noi, non vuole fare i compiti… Alle nostre lamentele e ai nostri rimproveri risponde che tutti i suoi amici ce l’hanno e che lui non vuole essere diverso dagli altri bambini. Abbiamo proprio bisogno di un parere. Lei cosa ci consiglia? Una mamma preoccupata

Dunque: il regalo è stato scelto e acquistato dietro le insistenze del bimbo. Sembra che i genitori, sensibili alle richieste pressanti e insistenti, non si siano chiesti quale effetto avrebbe avuto l’oggetto sul comportamento del richiedente o forse hanno pensato che accontentare il suo desiderio fosse la cosa più urgente. L'ipotesi è fondamentale perché in campo educativo è sempre molto importante chiedersi in anticipo, quale possa essere la reazione conseguente all’agire dell’educatore. Quindi: se avete comprato il giocattolo al fine di far “contento” vostro figlio di nove anni e poi lo vedete contento, rapito dal gioco, dovreste essere soddisfatti! Il guaio è che il regalo, forse, mirava a dimostrare al bimbo quanto i suoi genitori gli vogliono bene e ottenere da lui riconoscenza e affetto. Questi obiettivi erano sottintesi e forse poco riconosciuti per cui ora vi trovate completamente spiazzati.

Che fare adesso per recuperare il rapporto affettivo? Visto che gli volete bene, provate a giocare con lui. Quel giocattolo non può essere esclusivamente suo, non può tagliarvi fuori, non può impedirvi di comunicare. Se lui in questo momento è interessato solo ad un’attività che ritiene valida per “essere come gli altri”, restategli vicino perché lui è unico e “non è come gli altri” perché solo lui è il vostro bambino. Provate a condividere il suo divertimento per potergli trasmettere i vostri valori. Restategli vicino anche se non fa i compiti, anche se il gioco non vi piace, anche se avreste altro da fare. Non lasciatelo solo davanti alla pericolosa playstation che voi stessi gli avete regalato. Sarà ipnotizzato ma è sempre vostro figlio, non lasciatelo solo.

Fategli sentire il vostro affetto al di là di qualunque regalo! E ricordatevi di questa esperienza per la prossima volta, ora che si avvicina il tempo dei regali natalizi! Vostro figlio ha dimostrato di sapere come convincervi, ma voi siete i suoi genitori e saprete fare meglio di lui.


di: Renata D’Ambrosio

 

Sito realizzato da:

Ti interessa un giorno in particolare? Clicca qui sotto
 

Ricerca per parola

Ricerca per data