Il Papa senigalliese
7 febbraio: Festa liturgica del Beato Pio IX
Senigallia - Giovanni Paolo II, nel dichiarare beato Pio IX il 3 settembre 2000, ha fissato la Sua memoria Liturgica il 7 febbraio di ogni anno, giorno della Sua santa morte.
Senigallia ha venerato dal 2 al 10 febbraio 2001, con solenni celebrazioni, le sacre reliquie del nostro venerato Pontefice nella Chiesa della Maddalena, ove riposano le spoglie mortali dei suoi genitori.
Il 7 febbraio prossimo non pregheremo più in suffragio della Sua anima benedetta e per chiedere al Signore la Sua beatificazione, ma si dirà la S.Messa con collette, letture, prefazio e intercessioni proprie che ricordano le virtù del Beato Pontefice. Senigallia, dopo Roma, è l'unica città che deve in modo particolarissimo commemorare ed amare Pio IX., e questo lo deve fare per tre motivi: per una esigenza storica, per un atto di gratitudine e per una testimonianza di amore ecclesiale.
Una esigenza storica
La storia ha le sue leggi, i suoi itinerari, le sue scadenze; la storia nel concetto cristiano non è solo un susseguirsi di eventi, ma è un piano divino guidato da cause e valori assoluti, e trascendenti portato avanti da uomini liberi e geniali, verso la costruzione di una città terrena ed una eterna. La Chiesa ha i suoi Santi, l’umanità ha i suoi eroi, l’Europa i suoi geni, l’Italia i suoi protagonisti, Senigallia i suoi grandi. In questi anni Senigallia ha ricordato con manifestazioni pubbliche e apposizione di lapidi: Fagnani, Mercantini, Marchetti, Puccini, Panzini, Mondolfo, Cattabeni, Arsilli, Baviera e tante altre figure civiche benemerite della comunità; ha ricordato anche alcuni ecclesiastici, come Ercolani, l’Antonelli, il Testaferrata e Papa Lambertini. Era giusto quindi solennizzare Pio IX, un uomo primario per la città, un gigante del Risorgimento, un santo pastore per la Chiesa.
Un atto di gratitudine
Questo fiore della cortesia e della carità dovrebbe sbocciare dalla comunità civile ed ecclesiale senigalliese, da Enti e semplici privati, da parrocchie e Associazioni, da sacerdoti e semplici fedeli.
Quando Pio IX fondò a Senigallia lo Stabilimento Pio, vi erano a Senigallia una ventina di Istituzioni Assistenziali, ma l’Opera Pia Mastai fu la più attesa, la più necessaria, la più importante e la più duratura.
Centinaia di anziani, di malati, di ragazze, di operai, di lavoratori, di salariati, di agricoltori, di impiegati, hanno beneficiato della sua prospera e illuminata gestione. Le Parrocchie della Pace, San Martino, delle Grazie sono state da Lui istituite e dotate; il Porto deve a Lui la nuova Chiesa, e le opere pastorali annesse; il Capitolo e il Portone le loro munifiche prebende.
Quasi tutti i sacerdoti della nostra Diocesi hanno fruito delle “borse di studio” da Lui fondate;
e quanti altri ex alunni del Seminario, già studenti di Liceo o di Teologia, poi usciti per altra carriera, ora insegnanti, professionisti… debbono a Lui una parte determinante della loro formazione civica, morale ed intellettuale; la gioventù studiosa e il Comune di Senigallia, specialmente in tempi ormai lontani, hanno goduto di ampi locali e finanziamenti con la istituzione del “Ginnasio Pio”.
A Senigallia, come a Roma, si potrebbe issare all’angolo di ogni via, uno stemma di Mastai-Ferretti, con la scritta “Munificentia Pii Papae IX”.
Testimonianza ecclesiale
Di Pio IX molti episodi dicono ben poco, come la fuga a Gaeta e il viaggio nello Stato Pontificio; la storia farà luce sulla sua benedizione data all’Italia e la scomunica a Vittorio Emanuele II, la concessione dello Statuto e il rifiuto delle Guarentigie; ma di Pio IX Pastore e Maestro, Sommo Pontefice e successore di Pietro la coscienza ecclesiale avrà ricordi eterni, come la proclamazione dell’Immacolata,la promulgazione
la convocazione del Vaticano I°, la definizione della infallibilità e del Primato Pontificio. Ricordando e pregando Pio IX, riaffermiamo il Suo amore alla Chiesa, la rinascita della devozione al Sacro Cuore, cui consacrò il mondo nel 1870, la fiducia nell’Azione Cattolica da Lui benedetta ed avviata nel 1868.
Con Pio IX ricordiamo le duecento nuove Diocesi, il Papa delle Missioni, il restauratore della gerarchia cattolica in Inghilterra e in Olanda, il difensore della Polonia, il Papa di Don Bosco e di cento altri fondatori di congregazioni religiose.
Ricordare e pregare Pio IX, è una scelta ecclesiale, è rileggere le pagine più belle della Santa Chiesa nel secolo classico dell’anticlericalismo, è uno stimolo alla fedeltà verso il Vicario di Cristo, fatto segno di oltraggio e derisione.
Questo “amato da Dio” è della nostra terra; ricordarlo, amarlo e pregarlo è quindi una esigenza storica, in segno di gratitudine, una testimonianza ecclesiale.
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