gio 21/12/06

Natale 2006 - Si compie la promessa di fedeltą di Dio, che si fa incontro all'uomo

Il messagggio di S.E. Mons. Piero Coccia, Arcivescovo Metropolita di Pesaro

La solennità del Natale anche quest’anno pervade di gioia il nostro cuore, perché in questo giorno “Dio ha rivelato la sua bontà ed il suo amore per gli uomini” (Tit 3,4).

Nel Natale, Dio in Cristo si fa incontro all’uomo per illuminarlo e “sollevarlo dalla sua caduta”, come recita il prefazio della liturgia natalizia.

L’incarnazione del Figlio di Dio nella storia è la promessa di fedeltà attuata e compiuta. Nel Bambino di Betlemme Dio indica all’uomo la sorgente della vera vita e risponde ai suoi interrogativi più profondi. Lo interpella perché prenda posizioni chiare e consapevoli di fronte alle sfide della storia di oggi: la difesa e la promozione della vita, la tutela della dignità della persona, il valore della famiglia, il dialogo tra culture e religioni, il bene comune declinato su vari versanti.

Il credente che fa esperienza del Mistero dell’Incarnazione e che è consapevole della missione che il Padre, attraverso Cristo, nello Spirito gli ha affidato, non può rimanere osservatore inerte sulla scena della storia.

L’incontro con il Mistero suscita in ciascuno di noi, come nei pastori di Betlemme, una gioia e uno stupore che ci orientano ad un impegno responsabile, alla testimonianza credibile, seguendo, come ci ha ricordato il Papa Benedetto VI, la via “dell’unità tra la verità e l’amore nelle condizioni proprie del nostro tempo”.

Anche la chiesa di Pesaro, sulla scia del Convegno di Verona, sente urgente il bisogno di rispondere alle numerose sfide del nostro tempo, trovando modalità sempre più efficaci per una nuova evangelizzazione: una capillare proposta di fede agli adulti, la formazione del laicato, l’attuazione graduale di forme di pastorale integrata e lo sviluppo di una chiesa sempre più ministeriale.

La nostra chiesa locale avverte l’esigenza di rinnovarsi nel linguaggio e nelle forme dell’annuncio per essere comunità viva; vuole essere comunità incarnata, costantemente orientata in senso missionario per incontrare gli uomini dove vivono, soffrono, amano e lavorano. Come i pastori che “videro, rimasero meravigliati…raccontarono…”, anche noi cristiani sentiamo di dover annunciare e testimoniare con la vita ciò che abbiamo visto e sperimentato.

A noi è dato di celebrare il Natale, evento di grazia e di benevolenza del nostro Dio, per essere nel nostro tempo testimoni di “Colui che per noi uomini e per la nostra salvezza è diventato uomo”.

Questa certezza riaccenda la nostra speranza e ci aiuti a vivere in pienezza il mistero di Natale: Dio con noi.

Con la mia paterna benedizione.

+Piero Coccia

Arcivescovo

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