mar 19/12/06

Dal 2006 al 2009: Agorą dei giovani italiani

Dalle diocesi, alle scuole, alle famiglie: Agorą, centri di incontro e scambio

Agorà è un termine greco che indica la piazza, il luogo di incontro di molteplici persone, un luogo di scambio e relazione.

 

L'Agorà dei giovani italiani è un'attenzione che tutta la Comunità cattolica rivolge ai giovani del nostro amato paese, la cui proposta è stata approvata nella sessione di marzo 2006, dal Consiglio Permanente della CEI. E’ così iniziato un percorso nazionale con speciale attenzione al mondo giovanile articolato in tre anni: l'Agorà dei giovani italiani.

La Chiesa in questo triennio si fa Agorà, si fa piazza andando nelle piazze, si fa luogo dell'incontro incontrando i giovani, si mette in cammino nelle strade e nelle piazze delle loro storie.
La comunità cattolica a tutto tondo che si fa missionaria e portatrice della novità bellissima di Gesù, della sua Parola che dà compimento a ogni nostra parola, in un cammino triennale che offre l’opportunità di far crescere e di crescere noi stessi, di rimetterci in gioco e di puntare alla santità.

 

 

Alcuni grandi eventi, proposti a livello nazionale, ritmano in modo decisivo il percorso:
- Un pellegrinaggio-incontro nazionale, preceduto da alcuni giorni di accoglienza nelle diocesi delle Marche, Umbria, Romagna ed Abruzzo, che si terrà a Loreto sabato 1 e domenica 2 Settembre 2007. Per tale incontro ci auguriamo di poter avere la presenza del Santo Padre.
- La GMG di Sydney, nel Luglio 2008.
- Un evento locale (diocesano o interdiocesano) "in simultanea nazionale", nell'estate 2009, a chiusura dell'itinerario triennale.

 

 

 

Ecco una prima traccia del nostro cammino:


Il primo anno pastorale 2006 / 2007 è dedicato all'ascolto del mondo giovanile, che costituisce una prima dimensione della missione; obiettivo è infatti portare la Chiesa (le comunità, i giovani, i sacerdoti, gli operatori...) fuori dei propri spazi, per instaurare nuove relazioni con i giovani, sul terreno della speranza, desiderata, cercata e vissuta negli ambiti della vita quotidiana, utilizzando la griglia di lettura, di analisi e di proposta suggerita dal IV Convegno Ecclesiale di Verona: le relazioni affettive; l'esperienza della fragilità; l'impegno di cittadinanza; la dinamica studio/lavoro - festa; il rapporto con le altre generazioni.
Il primo anno è orientato all'incontro nazionale di Loreto: in esso si raccoglie il cammino iniziato dopo il Convegno di Verona, e viene dato impulso decisivo (sul piano delle motivazioni e dei contenuti) a quello ancora da compiere.
Il tema, "Come io vi ho amato", collega il farsi incontro della Chiesa ai giovani al mistero del farsi incontro di Dio all'umanità, in Gesù Cristo. Lo Spirito di verità guida l'ascolto, rivelando la presenza di Cristo in mezzo ai giovani e conducendo la Chiesa a "discernere il 'vero' presente sotto le vesti del 'nuovo'".

L'anno pastorale 2007 / 2008 è dedicato alla dimensione interpersonale dell'evangelizzazione. L'obiettivo è quello di proseguire la dinamica estroversa del primo anno, sia a livello di testimonianza e presenza quotidiana negli ambienti di vita, sia come iniziative straordinarie di missione. Il momento centrale del secondo anno sarà la GMG di Sydney 2008: essa offre ai giovani la possibilità di approfondire il senso del mandato missionario per la propria esistenza cristiana, in un contesto culturale e sociale estremamente stimolante. La partecipazione, fisica o "virtuale", all'evento di Sydney è quindi un passaggio importante per tutti coloro che sono coinvolti nel cammino triennale.
Il tema, "Mi sarete testimoni", evidenzia che l’aspetto missionario è parte costituiva dell'identità cristiana delle persone e delle comunità, chiamati a narrare l'esperienza gioiosa dell'incontro con il Risorto. La missione viene vissuta non come proselitismo, che vuole 'catturare' i giovani per appropriarsene, ma come una gioiosa comunicazione della bellezza di una scoperta che si vuole condividere con tutti.

L'anno pastorale 2008/2009 è dedicato alla dimensione culturale e sociale dell'evangelizzazione. Obiettivo sarà proseguire la dinamica estroversa, affrontando la questione di una testimonianza  cristiana (personale, ma soprattutto comunitaria) esercitata sulle frontiere delle grandi questioni culturali e sociali.
Tutto l'itinerario si conclude con un evento vissuto simultaneamente in ciascuna delle diocesi italiane, nelle piazze, nei santuari diocesani o in qualche "nuovo santuario" del nostro tempo (centri commerciali, stazioni, cinema, piazze, stadi, luoghi dell'emarginazione...).
Il tema, "Fino ai confini della terra", sottolinea l'esigenza che l'annuncio del Vangelo si declini nei linguaggi e nelle culture dei giovani di oggi, spesso assai distanti da quelli delle precedenti generazioni.


 

Si ringraziano Massimo Galeazzi e Valeria Rabini (val.rab@libero.it) per gli articoli.
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