Giovanni Paolo II: uniti con Cristo |
martedì 03 maggio 2011 | ||||||||
Miei cari volontariucci,
ieri (Domenica, ndr) e sabato ho passato gran parte del mio tempo davanti alla televisione per seguire i programmi dedicati alla Beatificazione del nostro GPII, sono tanti i ricordi e le emozioni che ho rivissuto, molti stupendi, alcuni difficili, ho così avuto modo di riflettere sul mio cammino e personale e legato alla religione. Ho deciso di condividere un pensiero con voi, magari vi sembrerà un po' idealista e forse anche di poco senso, ma io ci credo e non mi fa paura rendervene partecipi. Molti pensieri, molte immagini e soprattutto tante emozioni rivissute o condivise in diretta tramite telefonate e sms erano legate a voi, già perchè in fondo ogni volta che ho un contatto con un solo volontario (e ringraziando il Signore, ed anche un po' noi che ci mettiamo del nostro, a me succede molto spesso), è inevitabile sentire la presenza del resto del gruppo, come se i rapporti singoli si nutrissero anche della forza che è l'unione tra tutti noi. Così ho capito che il dono più bello, o comunque uno dei doni più belli, che il nostro GPII mi ha fatto siete proprio VOI!!!! Senza di lui non ci saremmo conosciuti, non avremmo fatto la magnifica esperienza che ci ha legati e non saremmo ancora qui a condividere le nostre vite. Tante volte in questi anni quando mi sono ritrovata con qualcuno di voi ad un raduno, ad un matrimonio, ad un battesimo, in vacanza o anche solo per una cena di passaggio in qualche parte d'Italia, mi sono commossa a pensare quanto sia bello che, dopo ormai quasi 10 anni, persone tanto diverse quando si sono sconosciute, e forse ancora più diverse ora che sono cresciute, che hanno percorso strade differenti e che vivono in posti anche lontani (il premio lontananza per il momento è sempre di Al e Paolo) abbiano ancora il desiderio e l'entusiasmo di condividere le proprie vite. Far rimanere vivi i rapporti e farli durare nel tempo è forse una delle prove più difficili per l'uomo, nel nostro caso sarebbe stato anche fin troppo facile perdersi di vista un po' alla volta e magari mantenere il rapporto solo con una o due persone più importanti e più vicine, ma non è così, perchè sono convinta che anche chi partecipa di meno ha dentro di sè il legame con il nostro gruppo ancora forte (e qui so che non pochi di voi penseranno che sono un'illusa o che sono pazza). La differenza alla base di tutto è che ciò che ha reso la nostra esperienza a Toronto speciale e che ci ha dato lo forza e la volontà di mantenerla viva nel tempo e ha creato delle fondamento solide su cui poi far crescere il nostro strambo rapporto è stato proprio GPII e ciò che lui ci ha trasmesso, ovvero la nostra unione in Cristo. Sapete, mi ritengo immensamente fortunata, perchè penso che siano poche le persone che hanno un dono così prezioso nella loro vita, tanto che a volte quando parlo di voi mi è difficile fra capire agli altri cosa ci lega e credo che dovremmo continuare ad impegnarci per meritarlo e curarlo in onore di Chi ce ne ha fatto dono. Vi voglio bene,
la vostra Vivi
In foto: la GMG di Toronto 2002. Fonte: www.dehonianisud.it
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