Giovedì 18 Ottobre 2007 - L'intervento di mons. Coccia ad Assisi
Gli insegnanti di Religione Cattolica fra aggiornamento e spiritualità
In foto: da sinistra, Mons. Piero Coccia, Don Vincenzo Annicchiarico,
Mons. Giosuè Tosoni
Mons. Giosuè Tosoni
Per il terzo anno consecutivo Assisi dall’8 al 10 ottobre ha ospitato il corso di aggiornamento nazionale promosso dal MPI e dalla Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo: “L’insegnamento della religione cattolica: un contributo alla educazione delle nuove generazioni, nel contesto dell’Europa”. Destinatari del corso sono stati 100 insegnanti di religione (IdR), “formatori dei formatori”, che collaborano con i Responsabili regionali IRC nell’organizzazione e nello svolgimento delle iniziative di formazione degli IdR delle singole diocesi. Diverse sono state le novità di quest’anno. Innanzi tutto il passaggio del testimone alla guida del Servizio Nazionale per l’IRC da Mons. Giosuè Tosoni, che in questi cinque anni ha offerto le sue molteplici competenze tecniche, umane e cristiane, a Don Vincenzo Annicchiarico che nel suo saluto ai partecipanti al corso si è presentato come “amico che condivide con gli IdR l’amore per Cristo e la passione educativa”. Si è poi riaffermato il valore dell’IRC, capace di apportare un contributo significativo nella costruzione di opportune proposte educative, pedagogiche e didattiche, in stretta relazione con le altre discipline e in una prospettiva culturale e sociale attenta alla dimensione locale e nazionale e contemporaneamente aperta a quella europea. Protagonisti principali dell’aggiornamento sono stati gli IdR impegnati nei lavori di gruppo. Dopo tre anni di corso finalizzati all’elaborazione ed esplicitazione della figura del “formatore dei formatori”, gli IdR guidati dal principio di “ri-meditare per essere”, hanno sperimentato il passaggio da “comunità di apprendimento” che conosce ed impara, a “comunità di buone pratiche” formative, capace di valorizzare le esperienze e di radicarsi nel contesto scolastico. Nelle tre giornate si sono alternate relazioni e lavori di gruppo sulla dimensione culturale e antropologica, biblico-teologico-storica, dialogica, organizzativo-didattica dell’IRC. Si e parlato di confronto fra stili di lavoro e di criteri per una buona pratica didattica; di “Indicazioni per il curricolo”, di formazione dell’uomo nell’Europa della complessità. Come ogni anno un’attenzione particolare è stata dedicata alla dimensione spirituale degli IdR accompagnati nei loro lavori dalla Lectio Divina sulla Lettera di San Paolo agli Efesini, la lettera più armoniosa dell’identità cristiana ed ecclesiale; e da un incontro con Suor Veridiana del Protomonastero di Santa Chiara di Assisi.
Un riferimento particolare merita l’intervento di apertura dei lavori da parte di S.E. Mons. Piero Coccia, Arcivescovo di Pesaro e membro della Commissione Episcopale per l’Educazione, la Scuola e l’Università, sul quale hanno trovato radicamento le tre giornate di intenso lavoro. Mons. Piro Coccia, infatti, ha sottolineato i fondamenti dell’impegno educativo della chiesa dal Concilio Vaticano II, ai Piani Pastorali, fino al Convegno nazionale di Verona e alla Nota pastorale dell’episcopato italiano <“Rigenerati per una speranza viva” (1Pt 1,3): testimoni del grande “sì” di Dio all’uomo>. Forte è stato il richiamo alla questione educativa nella prospettiva antropologica cristiana e dunque alla sua dimensione relazionale in un’ottica di fedeltà alla tradizione e di attenzione alle nuove problematicità dell’oggi.
Ad Assisi gli IdR hanno imparato a riconoscere la formazione come incontro di storie, esigenze e problemi; hanno imparato a mettere in comune e a costruire una nuova sapienza collettiva, pienamente scientifica, autenticamente umana e profondamente cristiana.
Licia Zazzarini
