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Martedì 28 Agosto 2007 - La Diocesi di Fano in preparazione all'accoglienza

Le iniziative per i giovani dell'Agorà

Una stoffa bianca lunga oltre duecento metri che dalla navata della cattedrale si è estesa oltre la soglia d’uscita, nella piazza antistante. Su questa tela quasi settecento giovani hanno posto la loro firma, come a dire: ci sto. Sono il popolo giovane della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola che, mercoledì scorso nella cattedrale di Fano, hanno ricevuto il mandato per partecipare e vivere l’Agorà dei giovani italiani sabato prossimo a Loreto. «I giovani sono lo stupore della nostra chiesa e della nostra società – ha affermato monsignor Sergio Bertozzi, amministratore diocesano – perché sono capaci, verso noi adulti, di metterci in discussione e farci riflettere. Siete la speranza sia dell’oggi che del domani ed è davvero bello vedervi qui in tanti da ogni parte della diocesi a gremire la cattedrale». E questi sono i primi frutti dell’Agorà di Loreto: stanare tanti giovani fuori dai circuiti ecclesiali e ordinari della parrocchia, rendere i giovani credenti e attivi in comunità e associazioni testimoni verso coloro che sono alla ricerca non senza lavorio interiore. «L’Agorà è quella piazza e nel contempo la porta che si chiama Gesù Cristo – aveva affermato in conferenza stampa don Giuseppe Guiducci, responsabile per la pastorale giovanile –; Cristo è la porta dalla quale uscire per essere missionari e dalla quale entrare per ritrovare senso e significato alla propria esistenza». All’inizio della tela bianca, simboleggiante proprio la strada che fa da ponte tra la chiesa e la piazza, si trova scritto la parola Agorà, a evidenziare «che la chiesa è chiamata ad essere questo ponte con il mondo giovanile – ha proseguito l’amministratore diocesano – proprio come il disegno architettonico del palco costruito a Montorso dove Benedetto XVI celebrerà la veglia e l’eucaristia». Se 700 sono i giovani che da Fano partiranno alla volta di Loreto oltre 1600 sono i giovani che vengono accolti già da domani sino al venerdì prossimo. Una accoglienza ad ampio respiro che conferma il carattere solidale della chiesa locale e delle Marche. «Sappiate accogliere Cristo e saprete accogliere il fratello – ha ricordato monsignor Vittorio Tomassetti, vescovo uscente e da tempo malato ma che ha voluto fare una sorpresa ai giovani presentandosi in cattedrale e ricevendo forti applausi d’affetto –: un papa, un vescovo, un parroco, tutti passano ma Cristo resta e lo fa per sempre. Non temete di servirlo con la vostra vita». L’Agorà di Fano, dunque, «sarà ben ferma se l’ancora è Cristo, ecco il motivo del logo diocesano con l’ancora essendo una diocesi che si affaccia anche sul mare – ha precisato don Steven Carboni, dell’équipe organizzatrice dell’agorà diocesana». 700 giovani, dunque, che rappresentano un bel biglietto d’imbarco per la futura navigazione con il nuovo pastore eletto della diocesi, monsignor Armando Trasarti, che farà il suo ingresso il prossimo ventuno ottobre.

Giacomo Ruggeri

L'articolo è stato pubblicato su Avvenire.
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