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Domenica 10 Giugno 2007 - In festa la conclusione delle attività della parrocchia universitaria ad Urbino

La S. Messa per i ragazzi prima del ritorno nelle città

Non ci poteva essere coincidenza migliore di terminare l’attività della parrocchia universitaria, che quella della festa dell’Eucaristia. Eucaristia, cioè rendimento di grazie a Dio perché ci ha regalato suo Figlio nella vita di ciascuno di noi, perché ci ha donato la possibilità di ricominciare da capo, di agganciare ogni giorno la salvezza. Il cuore della proclamazione e della testimonianza cristiana è Cristo Risorto, fonte di speranza per il credente e fondamento del suo impegno per rinnovare la vita ed il mondo, inoltre la comunità cristiana è lo spazio storico e comunitario dove lo Spirito attua visibilmente la presenza e l’azione salvifica del Risorto. “Non è vero che il Signore ci ha lasciati soli, ha detto padre Gianluca, perché l’Eucaristia è segno della Sua presenza. Egli è indispensabile per andare avanti nella nostra vita spirituale. Se non ci cibiamo spesso, ci spengiamo piano piano interiormente. E allora via alla ricerca alternativa di felicità: sballo, stupefacenti, alcool, ricerca del brivido, ma superato il piacere del momento ci si sente più vuoti, più soli e più  alla deriva. Al contrario ci vuole questo cibo, questo Cristo che si prende cura di noi. Cibo della Sua Parola e cibo del Suo Corpo e Sangue. Per S. Agostino l’Eucaristia è la divinità che scende mentre in cielo si fa festa. Se non ci cibiamo di Lui, non possiamo essere Suoi testimoni in mezzo agli altri. Senza di Lui la nostra vita è morta, è inutile, pertanto ringraziamoLo perché ogni giorno, nonostante la nostra  indegnità vuole venire in mezzo a noi, per donarci un’altra possibilità, tramite l’Eucaristia”. La piccola “band” della parrocchia universitaria che ha accompagnato la celebrazione, al termine, in modo augurale ha intonato: il Tuo corpo ci sazierà, il Tuo sangue ci salverà, perché Signore Tu sei morto per amore, e Ti offri oggi per noi”. Anche il parroco, al momento del congedo, in prossimità del rientro alle loro città, ha invitato i ragazzi a continuare ad attingere all’Eucaristia, per poter essere cristiani convinti. E’ poi seguita un’agape fraterna al convento di S. Bernardino. In settimana vi è stato al Cinema Ducale, un “musical” su Madre Teresa di Calcutta, predisposto da un gruppo di studenti universitari e da un gruppo di ragazzi di Rinnovamento dello Spirito.

Giuseppe Magnanelli


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