Una “tre giorni” per educare alla fede e alla vita |
lunedì 11 ottobre 2010 | |
“Educare alla fede, educare alla vita”: su questo tema si è sviluppata la “tre giorni” diocesana di Camerino - San Severino, aperta in seminario Venerdì 8 Ottobre dall’arcivescovo monsignor Francesco Giovanni Brugnaro e conclusasi in cattedrale Domenica 10 Ottobre con una solenne concelebrazione, durante la quale è stato affidato il “mandato” a tutti gli operatori pastorali. Del resto, la Chiesa vuole spendere il decennio appena iniziato per affrontare con forza l’emergenza educativa. Così, la “tre giorni” 2010 non poteva non partire dalle parole del Papa, Benedetto XVI, che nel maggio scorso, concludendo l’assemblea della Cei, ha offerto alle Chiese locali un quadro di riferimento essenziale e lungimirante su questo fronte. “Risvegliamo nelle nostre comunità – ha detto il Pontefice – questa passione educativa, che è passione dell’io per il tu, per il noi, per Dio, e che non si risolve in una didattica, in un insieme di tecniche e nemmeno nella trasmissione di principi aridi. Educare è formare le nuove generazioni, perché sappiano entrare in rapporto con il mondo, forti di una memoria significativa che non è solo occasionale, ma accresciuta del linguaggio di Dio che troviamo nella natura e nella Rivelazione”. Il seme lanciato è stato prontamente raccolto e, anche grazie a un programma di interessanti attività, l’iniziativa diocesana ha registrato una forte partecipazione. Il primo giorno è stato dedicato alla “sorgente”, un momento spirituale guidato da Rosanna Virgili dell’Istituto teologico marchigiano. Il suo intervento, dal titolo “È Dio che fa crescere…”, è stato preceduto dall’introduzione generale dell’arcivescovo di Camerino, mons. Brugnaro, che ha tracciato la rotta dei tre giorni di lavoro: “Lo Spirito Santo ci faccia scoprire le risorse che abbiamo; ci spinga con coraggio fuori dalle nostre consolidate abitudini per individuare le priorità di cui oggi necessitano le nostre comunità; accresca e renda autentico il nostro amore per i ragazzi, futuro e speranza delle nostre comunità, per le famiglie, per quanti sono lontani dalla fede, per coloro che hanno perso la strada della vita”.
La seconda giornata, invece, ha visto protagonista il “progetto” e si è accesa in un confronto pastorale sul tema dell’educare. Relatore il vice presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, monsignor Gualtiero Bassetti, che ha conversato a lungo, assieme a un’attenta platea, partendo dall’argomento in programma: “La chiesa grembo di fede e di vita”. “Per recuperare i nostri giovani dai profondi abissi del relativismo e della frammentazione – ha sottolineato mons. Bassetti – dobbiamo trovare la chiave che apre il loro cuore, così da educarli alla vita buona del Vangelo, e dobbiamo essere testimoni fino in fondo di una Chiesa che ama. L’uomo di oggi infatti è ferito; se vogliamo aiutarlo bisogna che ci chiniamo verso di lui. L’amore, la carità ci aprono la strada. Le difficoltà sono molte, ma non possiamo arrenderci: risvegliamo la passione educativa per formare le nuove generazioni!”. Un momento di gioia e di fede, molto partecipato, è stato anche quello rivolto alla Beata Camilla Battista Varano che domenica 17 ottobre verrà proclamata santa da Benedetto XVI in piazza San Pietro. “La forza di una scelta” era il titolo dello spettacolo proposto nella chiesa dell’Annunziata dai giovani del campo scuola “Acg” in omaggio alla figura dell’amata clarissa camerte e alla sua canonizzazione. Il giorno di chiusura, infine, ha raccolto tutti – famiglie, educatori e giovani – in gruppi di lavori distinti e, poi, in un momento assembleare conclusivo in cui sono state tirate le somme sul lavoro svolto e soprattutto sul cammino da compiere nei prossimi mesi nelle diverse realtà della diocesi. A novembre ci sarà il primo “step” successivo; a febbraio seguirà una nuova verifica e a maggio l’ultimo appuntamento per chiudere il cerchio prima del periodo estivo, dove non mancheranno iniziative altrettanto importanti per giovani e famiglie. Momento finale del convegno la solenne celebrazione eucaristica, che ha visto la partecipazione di moltissimi sacerdoti e fedeli, durante la quale l'arcivescovo ha dato le linee guida, consegnando il mandato espresso dal calendario della preghiera e degli impegni di tutti. Mauro Grespini |
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