COMUNICATO Curia Arcivescovile di Pesaro
1. In riferimento alla dibattuta questione della presenza di segni religiosi nella nuova Camera Mortuaria
Pesaro - 1. In riferimento alla dibattuta questione della presenza di segni religiosi nella nuova Camera Mortuaria, si rileva che il problema tocca i sentimenti profondi delle persone di fronte alla realt� della morte e dei propri defunti. Richiede, pertanto, un approccio culturale attento e rispettoso dell'ethos dei singoli e delle comunit�. Non sempre le soluzioni pratiche sono anche le migliori.
2. La storia e 1'identit� del nostro Paese sono cristiane. Nonostante le trasformazioni in atto, 1'Italia resta un Paese cattolico nella sua grande maggioranza. Ci� emerge non solo dalla sua storia, ma anche dalle molteplici tradizioni, segni, feste e istituzioni che fanno il tessuto dell'attuale convivenza. A partire da questa identit� il popolo pratica nei fatti i valori del rispetto, dell'accoglienza e della solidariet� verso ogni minoranza etnica, culturale e religiosa. Fedele a questi valori, che si fondano nel Vangelo di Ges� Cristo, la comunit� cristiana contribuisce all'approccio corretto di situazioni nuove. Questo a maggior ragione quando � in causa il diritto alla libert� religiosa. di tutti, non solo nel suo riconoscimento di principio, ma anche nelle sue espressioni visibili e stabili: dai riti religiosi ai simboli, ai luoghi decisivi del vivere e del morire.
3. La societ� civile deve essere la "casa di tutti": la casa richiede situazioni e luoghi identificati e stabili, caratterizzati secondo le diverse convinzioni laiche o religiose. Ci� anche in rapporto alla consistenza numerica delle Chiese e Comunit� religiose attualmente presenti. Luoghi neutri, o solo occasionalmente identificati, non rispondono a questa profonda esigenza di ogni persona.
4. Uno Stato "laico", moderno e democratico, non solo non dimentica le origini culturali e religiose della societ�, ma le riconosce pubblicamente. In questa prospettiva, il diritto di ciascuno di esprimere la propria fede deve essere riconosciuto e tradotto dallo Stato in forme concrete e coerenti. A fronte delle nuove tradizioni religiose e culturali, pertanto, il criterio � quello del rispetto attraverso forme e luoghi adeguati che valorizzino tutti in nome di un autentico "pluralismo". Questo, tra 1`altro, osserva anche le regole della democrazia che tiene conto delle minoranze senza dimenticare la maggioranza. A questo proposito, � utile ricordare che circa il 99% dei funerali � celebrato con rito cattolico. Pertanto, pur apprezzando 1'intenzione di predisporre dei luoghi per i defunti di altre confessioni religiose, si chiede un luogo con il crocifisso per poter accogliere e onorare le salme dei defunti della Comunit� cristiana.
Pesaro 24 aprile 2001.
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