Menu Content/Inhalt
Agenzia stampa on-line. Registrazione presso il Tribunale di Ancona n. 7/07 del 19 Aprile 2007 - Dir. Don Dino Cecconi
Home
Home
Chi siamo
Notizie
Foto
Audio
CEM
Tavolo Regionale
Pastorale Giovanile
Calendario
Collegamenti
Contattaci
Cerca
FAQ

Newsletter

Nome:
Email:
Novembre 2011
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
31 1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 1 2 3 4

Area Riservata






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati
Identikit del pellegrino PDF Stampa E-mail
lunedì 06 giugno 2011
Chi è il viaggiatore religioso, il turista del sacro oggi? Quale il suo identikit? Se ne è parlato nella seconda giornata del convegno a Fano (Centro Pastorale) - rende noto don Giacomo Ruggeri, portavoce del Vescovo -  con oltre 110 convegnisti da tutta Italia, dal titolo “Signore da chi andremo? Pellegrini, cercatori di Dio” organizzato dall'Ufficio nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Cei in collaborazione con il segretariato Nazionale Santuari e Pellegrinaggi Italiani. Ad aprire i lavori il professor Maurizio Boiocchi, dottore di ricerca all'Università IULM di Milano il quale, dati alla mano, ha redatto una sorta di carta d'identità del pellegrino di oggi, considerando l'età, la professione, il titolo di studio, la scelta delle destinazioni ed altri parametri inerenti il pellegrinaggio.

“Nel corso degli ultimi anni – ha spiegato Boiocchi – a fronte di una sensibile contrazione del turismo tradizionale, i viaggi con motivazione di fede hanno fatto registrare un costante incremento. Secondo i dati del Wto (World Tourism Organization), i 'viaggiatori religiosi' nel mondo sono 300-330 milioni l'anno. Il pellegrinaggio – ha proseguito Boiocchi – costituisce, fin dai tempi più remoti, una componente fondamentale della manifestazione di fede. Esso non è soltanto un'occasione speciale di incontro tra gli uomini e il divino, ma anche un fenomeno di superamento di confini geografici e di distanze, un'occasione di incontro fra razze e popoli”. Per citare solo alcuni dati: la compagine più numerosa dei pellegrini è formata da donne (57%), età compresa tra 51 e 65 anni (42%). La maggior parte dei viaggiatori religiosi è diplomata e sposata con figli. Per quanto riguarda la professione, la prevalenza dei partecipanti dal punto di vista occupazionale è composta per il 42% da pensionati, il 16% da impiegati che comprendono anche religiosi, il 18% da casalinghe, il 7% da lavoratori autonomi, l'8% da operai, il 2% da artigiani, il 3% da dirigenti e il restante 4% da imprenditori. Il 55% dei pellegrini compie un solo viaggio all'anno, mentre il 27% ne effettua due, il 12% tre viaggi ed il 6% più di tre. Se focalizziamo l'attenzione sulla scelta dell'itinerario del pellegrinaggio, nel 68% prevale la fede nella religione di appartenenza, nel 14% dei casi incide l'aspetto prettamente culturale, minori sono invece le motivazioni di svago (1%) e la curiosità (4%).

"Nella gestione delle dinamiche di gruppo - ha spiegato Boiocchi - risulta molto importante la figura del'assistente spirituale che, con il suo rapportarsi con le persone, riesce a gestire tuti gli aspetti emozionali relazionali. Il 46% dei pellegrini ha avuto con questa figura un ottimo rapporto, il 40% buonoi, l'11% sufficiente. Un rapporto insufficiente è stato definito solo dal 3% dei partecipanti".

Per arricchire la propria esperienza di viggio, durante il pellegrinaggio è sempre molto positivo il confrontarsi con la popolazione e le etnie locali incontrate durante il viaggio. Non è smepre facile questo rapporto, ma molto importante è riuscire ad incontrarsi per provare a fare un confronto con le diverse realtà. Il 47% ha espresso un giudizio buono, il 18% ottimo, il 19% sufficiente. Poche occasioni di ritrovo sono state valutate dal 13% degli intervistati, mentre solo il 3% ha espresso un valore di giudizio insufficiente.

“Molti partecipanti a un viaggio di fede – ha sottolineato Boiocchi – rientrando nel proprio ambiente, avvertono l'esigenza di avviare processi di trasformazione interiore e di modificazione del tessuto etico-culturale, attraverso l'assunzione in prima persona di nuove responsabilità e attraverso l'incremento della partecipazione ai più vari livelli sociali e religiosi”.
 
 
 

Diocesi di Fano 
Ufficio Comunicazioni Sociali


Commenti
Nuovo Cerca RSS
Commenta
Nome:
Email:
 
Website:
Titolo:
Stile:
[b] [i] [u] [url] [quote] [code] [img] 
 
 
:angry::0:confused::cheer:B):evil::silly::dry::lol::kiss::D:pinch:
:(:shock::X:side::):P:unsure::woohoo::huh::whistle:;):s
:!::?::idea::arrow:
 
Inserisci nella casella di testo qui sopra, il codice di sicurezza che puoi leggere nell'immagine con una scritta "strana" al suo fianco.

3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."

 
< Prec.   Pros. >

Liturgia del Giorno

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE
(Bianco)
I LetturaEz 47, 1-2.8-9.12
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.
Salmo(Sal 45)
Un fiume rallegra la città di Dio.
II Lettura1Cor 3,9-11.16-17
Voi siete il tempio di Dio.
VangeloGv 2, 13-22
Parlava del tempio del suo corpo.

www.lachiesa.it

Syndicate

Add to Google